Il microchip

 

In Italia per il cane è d’obbligo inserire il microchip ed iscriverlo all’Anagrafe Canina regionale.

Questo adempimento va assolto dal proprietario della cucciolata entro il sessantesimo giorno di vita.

Il nuovo proprietario dovrà far registrare il cambio di proprietà presso la Asl – servizi veterinari – di competenza del proprio luogo di residenza entro pochi giorni.

La microchippatura  consiste nell’inserire un piccolo chip di pochi mm di larghezza  e di circa  1 cm circa di lunghezza attraverso un’iniezione nella regione laterale sinistra del collo dell’animale. L’inserimento viene accertato  attraverso la lettura del codice numerico del chip con un dispositivo elettronico dedicato.

L’iscrizione  consiste  nell’inserimento di tutte le informazioni dell’animale e del proprietario nella  banca dati dell’Anagrafe Canina regionale .  In questo modo il cane acquisisce un’ identità molto utile in caso di smarrimento o furto per farlo ricongiungere alla propria famiglia.

E’ una pratica innocua  che non necessita di anestesia.

Per quanto riguarda i gatti, nella nostra regione non è obbligatoria, ma vivamente consigliata. Per questi ultimi, come per i furetti, l’inserimento del chip diventa  obbligatorio solo ai fini del rilascio del passaporto nel caso si necessiti di portare il nostro beniamino all’estero.

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